CROSSING THE RIVER

Ogni anno, nel mondo, 303mila donne perdono la vita per complicazioni legate alla gravidanza e al parto, e per altre 10 milioni diventare madre significa trascinarsi malattie e infezioni per l’intera esistenza.

Se il 99% della mortalità al parto riguarda i Paesi in via di sviluppo, l’Africa sub-sahariana, da sola, pesa per il 66%.
Qui, per una donna, un evento naturale come la maternità può trasformarsi in un’avventura imprevedibile, come attraversare un fiume ignoto. Oggi in Africa, ogni 100.000 parti sono ancora 546 le donne che non sopravvivono, contro le 12 nelle aree più sviluppate del pianeta. La causa più frequente dei decessi è l’emorragia, seguita da infezioni, ipertensione, aborti. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la maggioranza di queste perdite potrebbe essere evitata con diagnosi adeguate e un’assistenza ostetrico-ginecologica di qualità.

Betty, Flaviour, Halima e Natalia sono professioniste della sanità in Uganda, Sierra Leone, Nigeria e Mozambico, nazioni con pessimi indicatori di salute femminile. Nella regione ugandese della Karamoja, Betty Agan è capo-ostetrica in un centro sanitario rurale e, grazie al suo approccio innovativo con le donne, sta convincendo sempre più madri a recarsi a partorire da lei, in condizioni sicure. Flaviour Nhawu è una specialista di sanità pubblica in Sierra Leone, il Paese con il più alto tasso al mondo di mortalità materna: nel distretto meridionale di Bonthe, lei sta migliorando profondamente i servizi sanitari per le donne. Halima Haruna Yusuf è medico in una città semi-distrutta del Borno, lo Stato della Nigeria più colpito dagli attacchi di Boko Haram, dove le donne stanno pagando il prezzo più alto del conflitto. Natalia Chimundi è psicologa a Beira, in Mozambico, dove sensibilizza le giovani sul tema dell’Hiv, che nel Paese ha una diffusione tra le più alte al mondo.

Le loro storie personali, percorse da un’ostinazione fuori dal comune, raccontano come la maternità, in certi luoghi, possa diventare un’autentica lotta per la vita. E come la solidarietà femminile si riveli una delle carte vincenti per promuovere il diritto delle donne alla salute.

Crossing the river è stato realizzato grazie all’Innovation in Development Reporting Grant Program dello European Journalism Centre e della Bill & Melinda Gates Foundation, con il supporto di Cuamm Medici con l’Africa e Intersos.

Scritto e diretto da EMANUELA ZUCCALÁ
Seconda camera e fotografia: VALERIA SCRILATTI
Montaggio: EMANUELA ZUCCALÁ
Supervisione al montaggio: NICOLA ROMANO
Postproduzione video, audio e s
ound design: MAP STUDIO
Assistente di produzione: VALERIA DE BERARDINIS
Prodotto da: GIULIA TORNARI per ZONA
In collaborazione con: MEDICI CON L’AFRICA-CUAMM e INTERSOS
Con il supporto di: INNOVATION IN DEVELOPMENT REPORTING GRANT PROGRAM  dello EUROPEAN JOURNALISM CENTRE  e DELLA BILL &MELINDA GATES FOUNDATION

2018

FESTIVAL

Women of the Lens festival, 2018

Courage Film Festival, 2019

Davis Feminist Film Festival, 2019

WOW Film Festival Tunisia, 2019